domenica 23 settembre 2012

Gioie inaspettate

Ho conosciuto una specie di Angelo. Non abbiate a pensare che sia religioso. Avrei anche potuto dire una ninfa, ma è lo stesso un immagine religiosa e comunque non andava bene.
Un Angelo armato, di quelli cazzuti. Combatte. Combatte per la scrittura, con la scrittura, cosa che io non riesco a fare, e lo fa con grazia e simpatia. Ah! Potrei perdermi ore a cercare di descrivere questa cosa e non ci riuscirei mai bene. Il bello è che l'ho trovata così, senza cercarla: una gioia inaspettata, uno dei motivi per non disperarsi e poter gridare: SONO VIVO!
E poi possiede forse i più begli occhi che abbia mai visto. O meglio, che abbia visto di sfuggita, non li puoi fissare, ti ci perderesti. Non sto scherzando: un mio amico sprovveduto li fissò per più di dieci secondi e sparì. Non si vide per tre settimane, tornò logoro e sporco ma molto più saggio. Adesso avverte tutti quelli che incontra che alle cose belle si deve fare attenzione e non cercare di possederle avidamente ma berne a piccoli sorsi.
Visto, mi sono perso solo a pensare a quegli occhi.
Credo che non li usi nemmeno per guardare, forse non sono nemmeno occhi, devono essere il dono di qualche dio dei dispetti.

Se la vedete quindi stateci attenti, ma difendetela, o pregatela, diventate i suoi servi. Non vi farebbe male mettervi a servizio di una cosa bella una volta tanto.

P.S. Anche io una volta mi sono perso per un po' in quegli occhi. Sono stato trascinato in un luogo a metà tra  la mia fantasia e quella di tutti. Quello che ho visto non ve lo dico.

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