sabato 15 gennaio 2011

Piccolo saggio sulla felicità

Avete mai provato ad essere felici? Spero proprio di sì. Ci siete mai riusciti?
Credo sia abbastanza difficile che mi rispondiate in modo affermativo.

Per spiegarvi bene il concetto avrò bisogno di introdurne un altro. L'amato Signor G. cantava: "La libertà è partecipazione"; volendo esprimere il fatto che per essere liberi c'è bisogno di relazionarsi con gli altri, con il resto dell'umanità. L'uomo si organizza da sempre in società, non potrebbe fare altrimenti sembra che siamo fatti proprio così. Quindi non è possibile essere liberi da soli, un uomo solo non può definirsi libero senza che questo concetto di libertà con conprenda lo stare insieme.
Per la felicità vale lo stesso concetto, anzi è fondamentale che derivi da un stato sociale. Essere felici da soli è alquanto impossibile. Non ci si può procure la propria felicità da soli: ci proviamo tutti i giorni e non ci riusciamo. La felicità deve venire dagli altri. Il primo pensiero di ognuno deve essere rendere felice il prossimo, allora tutti potremmo essere felici. Immaginate un mondo in cui la vostra felicità è garantita dall'impegno di tutti gli altri esseri umani e così dovete garantirla a loro. Questo è l'unico modo per vivere felici.

Nel contratto con la vita che fu stipulato millenni fa tutto questo doveva essere scritto a caratteri minuscoli in fondo al foglio.

Nessun commento:

Posta un commento